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Pacemaker

E’ lo stadio produttivo nel quale si programma la produzione in un sistema Lean. E’ quindi il punto in cui si da il “ritmo” alla produzione. La decisione di dove inserire il pacemaker è importante in quanto questo rappresenta il punto in cui è possibile controllare l’intero sistema. Il pacemaker dovrebbe essere posto nel punto in cui c’è una stazione che è necessario comandare sugli ordini dei clienti. A valle del pacemaker deve sussistere un flusso continuo; questo significa che a valle del pacemaker non possono esserci né supermarket né altri sistemi pull. A monte del pacemaker saranno invece presenti sistemi pull.

Poka – yoke

Poka – Yoke deriva dal giapponese, dove Poka = errore involontario e Yoke (dal verbo Yokeru) = evitare.
Poka – Yoke è un insieme di tecniche “a prova di errore” (mistake proofing in inglese) ed è stato introdotto per la prima volta da Shigeo Shingo. Poka – Yoke è uno strumento essenziale per il raggiungimento degli zero difetti e l’eliminazione delle ispezioni di controllo qualità, che previene la creazione di difetti nel processo di gestione ordini o in quello produttivo generati da errori dell’operatore che svolge il suo lavoro. Lo strumento in questione deve essere in grado di rendere difficile e improbabile l’errore anche da parte di personale non particolarmente accorto. I sistemi poka – yoke possono essere applicati in diversi ambiti aziendali quali per esempio la gestione ordini o la produzione e permettono di liberare il tempo e la mente di un dipendente per perseguire attività con più valore aggiunto che non controllare. Un esempio di sistema Poka-Yoke può essere un braccio automatico con sensori magnetici che rileva la presenza di tutte le viti nel prodotto. Nel caso di assenza anche di una sola vite, si accende una luce rossa e la linea si blocca.

Produzione Push

Produzione nella quale i processi vengono gestiti in anticipo rispetto al fabbisogno dei clienti. In sostanza, la produzione push è caratterizzata da un anticipo dell’ingresso dei materiali in fabbrica allo scopo di garantire il tempo di consegna richiesto dal mercato. Ciò è svolto servendosi delle previsioni. Nel caso di previsioni errate, si generano delle scorte, il cui effetto è quello di allungare il tempo di produzione invece di accorciare il tempo di consegna. L’avanzamento è regolato sulla base di previsioni di quelli che saranno i consumi e di un conseguente piano di sincronizzazione dei reparti in cascata. Questa è l’ottica di molti sistemi MRP. In sostanza, nelle produzioni push, le attività sono spinte verso il cliente sulla base di una previsione.

Produzione Pull

Nei sistemi produttivi pull il cliente tira la produzione, nel senso che sono i consumi dei clienti ad attivare la produzione, tanto che questa è regolata da valle del processo produttivo. Il prodotto non entra quindi in produzione in anticipo o su previsione rispetto all’effettiva richiesta del cliente, bensì in seguito ad una sua esplicita richiesta.
In un sistema pull quindi nessuno, a monte, dovrebbe produrre beni o servizi fino al momento in cui il cliente a valle li richiede.

Pull sequenziale

Modalità produttiva nella quale il processo fornitore produce una predeterminata quantità (spesso un sotto-gruppo) direttamente a seguito di un ordine del processo cliente. Questo funzionamento è possibile solo quando il lead time del processo fornitore è sufficientemente corto da permettere il “make to order” e se il processo cliente segue delle precise regole di approvvigionamento. L’ordine di produzione, corredato delle istruzioni di produzione, dovrà partire con un anticipo tale da permettere la produzione del sottocomponente. Può essere utilizzato in modo proficuo ad esempio quando: (1) Alcuni processi sono fuori linea e/o hanno una distanza rilevante dal flusso principale, (2) Alcune stazioni sono progettate con un lead time troppo lungo di lavorazione o sono poco affidabili per essere accoppiate direttamente ad altre stazioni in un flusso continuo.

 

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